Cosa sono i grassi idrogenati, dove si trovano e quali sono i loro effetti? E’ vero che sono pericolosi per la salute? In questo articolo scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Spesso si sente parlare di grassi idrogenati presenti nei prodotti alimentari, ma cosa sono nello specifico questi grassi?
Perché la loro presenza negli alimenti è così discussa? E’ vero che sarebbe meglio evitarli?
Anche se con il tempo molte aziende si stanno adeguando, limitando la presenza dei grassi idrogenati nei loro prodotti alimentari, ancora oggi molti cibi confezionati ne contengono quantità elevate.
Nelle etichette di merendine, biscotti, alimenti da forno e surgelati è possibile leggere nella sezione “valori nutrizionali” la quantità di grassi idrogenati presenti.
Ma perché sarebbe meglio scegliere quelli con valori inferiori o ancora meglio gli alimenti senza grassi idrogenati?
Cosa Sono i Grassi Idrogenati?
I grassi idrogenati fanno parte della famiglia dei lipidi e sono ottenuti attraverso un processo di manipolazione industriale, chiamato appunto idrogenazione.
In particolare sono il prodotto dell’idrogenazione catalitica dei grassi insaturi, un processo che gli conferisce determinate caratteristiche fisico-chimiche.
Il processo di idrogenazione più nello specifico riguarda la semplificazione dei doppi legami dei grassi insaturi, al fine di aumentare il numero di ioni idrogeno e incrementare la saturazione.
I legami doppi tra gli atomi di carbonio e idrogeno, infatti, vincolano la quantità di ioni di idrogeno che possono essere legati alla molecola rispetto a quelli dei grassi saturi.
Questo significa che aumentando la saturazione, incrementa parallelamente anche la solidità dell’alimento che in termini pratici potrebbe voler dire trasformazione di un olio in grasso semisolido o solido, anche a temperatura ambiente.
Sono grassi idrogenati ad esempio il burro, la margarina e tanti altri che vengono utilizzati per produrre cibi industriali.
Grassi Idrogenati Quali Sono?
Ci sono due tipologie di grassi idrogenati: quelli che derivano da un’unica origine e le miscele.
Le miscele sono senza dubbio le più utilizzate nelle industrie che producono prodotti da forno e margarine.
Le margarine in particolare pur possedendo caratteristiche e composizioni diverse tra loro in base al brand, hanno mediamente la stessa percentuale di lipidi che si aggira intorno all’80%.
Mentre gli altri ingredienti presenti sono le vitamine del gruppo A e D, acqua, solidi del latte e in alcune tipologie, anche quantità di acidi grassi essenziali.
I grassi idrogenati si trovano spesso in cibi come:
- Prodotti da forno
- Merendine e barrette
- Margarina e burro
- Creme spalmabili
- Preparati per minestre
- Cibi confezionati
- Surgelati
- Cibi da fast food
La sintetizzazione dei grassi idrogenati avviene in base al bisogno dell’industria alimentare di rendere più o meno friabile un prodotto.
Una caratteristica che in passato si otteneva mediante l’aggiunta di strutto, burro, lardo e sego come grassi saturi animali, oggi completamente sostituiti da quelli idrogenati per una serie di motivi di natura tecnica ed economica.
Tali grassi, infatti, hanno una serie di vantaggi a livello industriale:
- un costo inferiore
- una stabilità termica e organolettica superiore
- aumentano la consistenza e la solidità del prodotto
- hanno una conservabilità ottimale sia in termini di durata che di qualità del prodotto
Ma che impatto hanno sulla salute i grassi idrogenati?
Grassi Idrogenati Fanno Male?
Per la salute umana i grassi sono molto importanti perché favoriscono il corretto funzionamento di tutto l’organismo.
Quelli idrogenati però essendo un prodotto modificato, ottenuto industrialmente, possono essere pericolosi per la salute quando vengono assunti in grandi quantità.
Nel processo di idrogenazione gli acidi grassi passando dalla conformazione cis a trans, cambiano il loro comportamento dal punto di vista metabolico.
Questi infatti hanno un effetto ipercolesterolemizzante, ovvero favoriscono l’aumento del colesterolo cattivo e diminuiscono quello buono, aumentando il rischio di obesità e patologie cardiovascolari.
Questo significa che non si possono consumare grassi idrogenati?
Ancora oggi molti cibi che si trovano comunemente al supermercato contengono alte concentrazione di questi grassi, ma è anche vero che vi è una crescente consapevolezza in tal senso.
Nei banconi è infatti possibile trovare sempre più alternative e cibi senza grassi idrogenati che sicuramente sono più salutari.
L’importante è seguire una dieta non troppo piena di acidi grassi trans, cercando di consumare più cibi freschi e genuini.
I grassi in grandi quantità possono infatti causare danni al sistema cardio-vascolare, dislipidemie e tante altre patologie che dipendono dall’alimentazione scorretta.